Ci siamo divertiti, tutti insieme, bambini e operatori.
Abbiamo giocato, lottato, gridato, impastato, coltivato, annaffiato, pianto, gioito, imparato tante cose nuove, sperimentato, con il corpo, la mente, la pancia e lo spirito, da soli o in compagnia dei nostri vecchi amici o dei tanti nuovi che abbiamo incontrato.
Abbiamo respirato la libertà che ci manca da tanto tempo.
Qualche volta ci siamo annoiati o siamo stati tristi, ma durava poco. Subito c’era qualcuno che ci trascinava in una nuova impresa.
Eravamo tantissimi, quasi 300 bambini di tutte le età, ma non era importante. Loro come tutti, volevano solo divertirsi perché non è solo un gioco abbracciare un amico, non è solo un gioco crescere sereni, non è solo un gioco stare bene da soli ed insieme agli altri, non è solo un gioco avere tanti amici, non è solo un gioco volerci bene. Giocare è un diritto inalienabile e questo luogo è stato una fonte di speranza per il futuro.
Non è stato facile salutarci, ma lo abbiamo fatto a cuor leggero perché siamo sicuri di rincontrarci ancora qui, per condividere mille nuove avventure.
Grazie a tutti i bambini, che ogni giorno ci insegnano qualcosa di nuovo, a tutti gli operatori, colonna portante del nostro centro e a tutti i genitori che hanno creduto in noi.